Passeggiando per le strette vie di Ascoli Piceno, comunemente chiamate rue, è possibile ammirare schiere di antiche abitazioni in travertino. Aguzzando la vista in prossimità delle porte d’ingresso, spesso saltano agli occhi dei solchi che a circa un metro d’altezza, appaiono pressoché uguali. Hanno tutti una forma oblunga e carenata. Molteplici sono le teorie legate alla loro funzionalità, ma la più diffusa associa quella scanalatura alla còte, l’arnese caratterizzato da una pietra abrasiva – perlopiù sedimentaria – che bagnato e passato più volte lungo una lama, tende ad affilarla. Probabilmente queste incisioni venivano utilizzate dagli artigiani che avevano una bottega nelle vicinanze per arrotare utensili e attrezzi del mestiere. Per osservare qualche esempio, basta recarsi in via dei Soderini 26, dove si erge in tutta la sua severità la Torre degli Ercolani. Accanto alla porta d’ingresso, sul lato sinistro, si trovano diverse còti.