In fondo a corso Trento e Trieste si erge l’affascinante chiesa di Santa Maria Intervineas. La dedica alla Vergine probabilmente è mutuata dalla Cattedrale consacrata alla Madre di Dio, mentre l’appellativo Intervineas è dipeso dal fatto che la chiesa in origine si trovava in una zona poco urbanizzata e con zone che presentavano ampie coltivazioni di viti. Era verosimilmente un’ecclesia munita ossia una chiesa-fortezza. Ce lo suggeriscono tre elementi: il costone tufaceo su cui è stata edificata, le feritoie presenti lungo la parte inferiore dell’abside e la torre campanaria separata dal corpo principale della chiesa che presenta sporti angolari, feritoie alla base e aperture sulla sommità. Sul lato nord che guarda verso il fiume Tronto, è possibile intercettare una testina di origine romana che emerge dai conci rettangolari. Si tratta di un elemento di reimpiego che, però, i cittadini chiamano affettuosamente santa Bigna, così come nel passato era denominata la chiesa in questione.